El pequeño Nicolás: storia di un giovane truffatore

Francisco Nicolás Gómez Iglesias, soprannominato dalla stampa spagnola “El pequeño Nicolás” o “Little Nicolas” è un criminale spagnolo, noto per essere stato arrestato nell’ottobre 2014, all’età di venti anni, con l’accusa di falsificazione, frode e furto d’identità.
False identità
Il “piccolo Nicolas” nasce a Madrid nell’aprile del 1994: cresciuto dalla nonna dall’età di quattordici anni, intraprende poi gli studi giuridici. Infatti, era appena uno studente di giurisprudenza, quando venne a galla il fitto intreccio di furti e frodi da lui messa in atto. A quanto pare, il giovane sarebbe riuscito ad infiltrarsi nei vertici del potere politico ed economico spagnolo, arrivando addirittura a impersonare un membro del CNI (l’agenzia di intelligence spagnola) o ad essere ospite durante l’incoronazione di Filippo VI. Tutto ciò, grazie ad una ostentata (e falsa) rete di conoscenze influenti nel mondo della politica e dell’economia, dalla quale riusciva a trarre vantaggio da determinate entità ed individui. Nasce così la sua doppia vita, tra i libri di giurisprudenza e le attività fraudolente da lui condotte. Avrebbe truffato decine di persone, promettendo loro proficue opportunità commerciali grazie ai suoi presunti contatti di alto livello. Per dare maggior credibilità alle identità da lui inventate per raggirare i malcapitati di turno, “El pequeño Nicolás” è arrivato a noleggiare auto di lusso, equipaggiando una di queste con una luce blu simile a quella usata dalle unità di polizia sotto copertura, e assumendo guardie del corpo personali.
L’arresto nel 2014 e le sentenze successive
Il 14 ottobre 2014, Francisco Nicolás Gómez Iglesias è stato arrestato dalla Polizia Nazionale spagnola con l’accusa di falsificazione, frode e furto d’identità. Il 17 ottobre, il giudice del caso ha accettato di rilasciarlo su cauzione. Nel novembre 2014, Francisco Nicolás ha cominciato a rilasciare interviste al canale televisivo spagnolo Telecinco e al quotidiano El Mundo ,in cui affermava di aver lavorato per i servizi segreti spagnoli (CNI), per la famiglia reale spagnola per la vicepresidenza del governo spagnolo. Ha affermato anche di essere stato presidente dell’organizzazione giovanile del gruppo locale del partito spagnolo Partido Popular (Partito popolare) a Moncloa-Aravaca.
Il 9 giugno 2021, il piccolo Nicolas è stato condannato dal Tribunale provinciale di Madrid alla sua prima pena, a un anno e nove mesi di reclusione e a una multa di 2.700 euro, per aver falsificato la sua carta d’identità affinché un amico potesse sottoporgli i test di selettività. Il Tribunale provinciale di Madrid gli ha inflitto nel luglio 2021 una pena detentiva di tre anni per i delitti di usurpazione di pubbliche funzioni e di corruzione attiva, con l’applicazione di circostanze attenuanti per «anomalie psicologiche e ritardi indebiti». Per quanto riguarda la sostituzione dell’identità di pubblico ufficiale da parte sua nel 2014, nel luglio 2021 il Tribunale provinciale di Madrid lo ha condannato a tre anni di reclusione per i reati di usurpazione di funzioni pubbliche e corruzione attiva, con l’applicazione di circostanze attenuanti per “disturbi psicologici” anomalia e ingiustificato ritardo”. La sua terza condanna, ancora una volta per i reati di usurpazione di funzioni pubbliche e falsificazione di atti ufficiali (per essersi spacciato per inviato del governo per mediare la vendita di un immobile) ammontava a tre anni e cinque mesi di reclusione. Infine, il 29 marzo 2023, è stato reso pubblico che il 3 marzo il Tribunale provinciale lo aveva condannato ad altri quattro anni e tre mesi di reclusione, insieme al pagamento di una multa, per la commissione dei reati di scoperta e divulgazione di segreti, violazione di segreti d’ufficio e corruzione attiva, essendo stato dichiarato dimostrato di aver avuto accesso a informazioni riservate provenienti da banche dati di polizia per ottenere vantaggi e vantaggi economici. Il totale di queste sentenze ammonta complessivamente a dodici anni e cinque mesi di reclusione.
Nel febbraio del 2024, Netflix ha dedicato un documentario alla sua figura, ripercorrendo il caso attraverso testimonianze chiave.